Wild Facts Istanbul incontro e mostra

Wild Facts Istanbul incontro e mostra

Vi scrivo due righe per raccontarvi un po’ la giornata di venerdì 27 Novembre 2017, perché per me è stata di più di una semplice mostra o una semplice presentazione.

E’ stata prima di tutto una festa non è un caso che è avvenuta nella nuova sede di Flegrea Photo un’associazione fotografica con cui collaboro da diversi anni che ha contribuito alla mia crescita umana e professionale e che mi ha regalato tante bellissime amicizie.

 

Foto di Marzia Bertelli

Parlare in pubblico per oltre un’ora raccontando gli ultimi anni di viaggi ed esperienze legate alla fotografia ha tirato un po’ le fila di quello che sto continuando a portare avanti, in primis le mostre in strada col progetto Urban Facts avviato esattamente due anni fa.

Wild Facts, il mio progetto di autoedizione indipendente, nasce proprio con lo stesso spirito di Urban Facts e l’incontro di venerdì mi ha dato la possibilità di raccontare il dietro le quinte del progetto, perché è nato, perché il libro Istanbul è il numero zero e come ho intenzione di portarlo avanti (ai presenti ho mostrato anche un’anteprima del prossimo progetto).

 

Wild Facts Istanbul

Foto di Emanuele Di Cesare

La mostra, con gli allestimenti curati da Angelo Moscarino  e Mariano Stellatelli, è stata una mostra atipica nel senso che è stata realizzata con le stesse foto che vado attaccando sui muri del mondo, c’erano anche istantanee delle stesse mostre realizzate da Scampia a Istanbul passando per Bogotà e Tegucigalpa.

Sono finite anche le copie in mio possesso della seconda ristampa di Wild Facts Istanbul, è rimasta ancora qualche copia nelle librerie che hanno sposato il mio progetto: Libreria Io ci Sto al Vomero, LaTerzAgorà la libreria all'interno del Teatro Bellini, Underclass Studio a San Giorgio a Cremano.

 

Foto di Marzia Bertelli

 

 

WILD FACTS | ISTANBUL di Emanuele Di Cesare


chi ha avuto l’opportunità ed il piacere di conoscere di persona Emanuele Di Cesare sa che è un “ragazzone” nel cui animo albergano valori forti e chiari: la semplicità delle cose, la lealtà tra gli uomini, l’essenza pura dell’esistenza umana, valori coniugati con una curiosità per le cose del mondo disarmante e complessa insieme, tale da spingerlo in una sorta di perenne viaggio, alla ricerca di se stesso e degli altri, in ogni latitudine della terra, in ogni angolo umano, in ogni sentiero e dettaglio di vita

i suoi occhi sono spesso soggiogati da una sorta di incanto per le cose del mondo, sentimento che lo induce, con incessante e rinnovata passione, ad una attenta ricerca sulle storie e le vite che animano il mondo e, dunque, diventa avvincente e irrinunciabile la dimensione del viaggio, la magia della scoperta, indagando sui luoghi, su singoli e spesso trascurati dettagli, su inusitate forme e colori, sulle “tracce” che l’uomo lascia dietro di sé, tracce che ne rivelano i sentimenti, i comportamenti, l’esistenza ultima

è con questo spirito che Emanuele ha attraversato Istanbul, di cui ci propone non un reportage documentale quanto piuttosto un diario di storie e di sentimenti umani, condensati in immagini dal grande impatto emotivo, istantanee di momenti quotidiani, intensi e rari insieme, catturati sempre con estrema delicatezza e rispetto, come le donne musulmane che si aggirano nei cortili delle moschee, dai cui abiti scuri traspare una sorta di stupefacente candore interiore che abbaglia, che incanta, che lascia stupiti

ed infine queste fotografie, questi “wild facts”, vengono affisse dall’autore per le strade del mondo, su anonime pareti al cospetto di viandanti e frettolosi passanti, come in una ruota esistenziale, le immagini del mondo ritornano al mondo, diventando "urban facts", quasi a ritrovare la loro primordiale natura, per ricominciare a viaggiare nelle menti di chi li osserva e qui, grazie a Flegrea PHOTO, vengono riproposte per essere viste con occhi nuovi, per stupire ancora, per raccontare, per condividere sentimenti ed emozioni

 

Francesco Soranno | Presidente Flegrea PHOTO associazione

 

Foto di Marzia Bertelli
martedì 31 ottobre 2017