Durante la mia visita a Ciudad Bolivar in periferia di Bogotà ho conosciuto Miguel Castel, un ragazzo del Colectivo Mayaelo con cui ho realizzato la mostra Urban Facts.
Il giorno prima di lasciare la Colombia ero tornato a salutare i ragazzi che mi avevano aiutato ad in inizio del mio viaggio, tra loro Miguel Castel mi ha raccontato la sua storia, di come si è avvicinato all'arte e di come con grandi sacrifici sta portando avanti il suo sogno.
Miguel è nato in un quartiere molto difficile, una città nella città alla periferia meridionale di Bogotà; uno di quei posti dove vivere è veramente difficile e riuscire ad emergere illeso dalle mille contraddizioni e pericoli di un contesto del genere è una sfida non da poco.
Dopo la scuola, da piccolissimo, accompagnava il padre sui cantieri dove lavorava come muratore e lì giocando con la calce scopre una talentuosa propensione artistica per il disegno, la scultura e successivamente anche per la fotografia. La famiglia con grandi sacrifici cerca di sostenerlo e valorizzare la sua inclinazione, lui cresce con il mito di Buscapé il ragazzino fotografo di City of God e con l'ispirazione degli street artist che negli ultimi anni hanno letteralmente ricoperto Bogotà di graffiti incredibili.
Miguel mi porta a casa sua, ci accoglie la madre che ci offre un caffè, e mi mostra la sua cameretta che è più un laboratorio che una normale camera, con mio grande piacere ricevo in regalo alcune sue fotografie ed incisioni. Non posso contraccambiare con nulla se non con il mio supporto e con le mie fotografie, voi lo potete seguire sulla sua pagina Arte kOKo-Amac :)